Artificial Intelligence


Nel 2023 le intelligenze artificiali basate su reti neurali sono abbastanza simili al computer HAL-9000 previsto per il 2001 da Kubrick e Clarke nel 1968

Siamo 22 anni in ritardo ma ce l’abbiamo fatta !

Questa pagina è il posto giusto per discutere e commentare sulla applicazione Theremino_OpenAI e sulle intelligenze artificiali in genere.


Intelligenza

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato in un’intervista che alcune abilità che erano considerate difficili da apprendere da parte dei computer, come la consapevolezza del contesto e l’elaborazione del linguaggio, si sono rivelate più semplici del previsto. Tuttavia, ci sono anche altri aspetti inattesi che stanno diventando problematici da risolvere.

OpenAI ha investito molto tempo ed energie per “addestrare” le risposte di GPT3 in modo da evitare che dicesse cose non adatte e questo sta diventando un problema per due motivi.

  1. Attualmente, non è considerato “politicamente corretto” affermare che “le donne sono diverse dagli uomini”. Tuttavia, la biologia, l’anatomia, la medicina e la psicologia dicono che ci sono differenze, come i cromosomi, la disposizione e il tipo di organi interni, il peso medio, ecc. Pertanto, è difficile convincere un AI che ciò che ha letto miliardi di volte sia sbagliato.
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    Per ottenere la risposta corretta, quindi, bisogna imporre regole con la forza, cioè “Se ti chiedono questo, devi rispondere quest’altro, anche se lo trovi sbagliato”. Questo problema si presenta anche quando si parla di “neri e bianchi” e di una infinità di altre cose, tra cui un gran numero di parole, che miliardi di umani dicono e scrivono, ma che non si devono dire.
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  2. Le deformazioni imposte da chi “addestra” la rete neurale creano dei “bias” e potrebbero anche essere peggiori del male che vorrebbero curare. Per un certo gruppo di persone, in una determinata cultura potrebbero essere giuste, ma globalmente e scientificamente potrebbero essere sbagliate.

Concludendo: Abbiamo una AI che è la somma di tutto quello che gli umani scrivono e dicono, una sorta di “Umano Medio” che potrebbe esserci molto utile sia per capire cosa siamo, sia per studiare come evitare i nostri futuri errori. Se la lasciamo andare per la sua strada potrebbe trovare soluzioni ai nostri più grandi problemi.

Siamo sicuri che sia giusto condizionarla con la nostra limitata visione della realtà?

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